Risorse per la salute mentale

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Ciao a tutti da Bungie,

Vogliamo condividere un messaggio con tutti coloro che stanno vivendo un problema di salute mentale: va bene non stare bene. Non siete soli. La nostra salute mentale è importante tanto quanto quella fisica, motivo per cui abbiamo radunato le seguenti risorse per la salute mentale insieme all'aiuto di Guardians Mental Health.

Se conoscete qualcuno che sta lottando con la propria salute mentale, potete usare Bungie.net/MentalHealth per condividere risorse utili.

Il nostro intento è di destigmatizzare i problemi di salute mentale fornendo e aggiornando queste risorse nel tempo. Non è un progetto completo, ma abbiamo voluto condividerlo ora con la speranza che queste risorse possano aiutare chi ne ha bisogno.

Non siete soli.

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Prevenzione del suicidio

La vita di tutti è preziosa e i pensieri suicidi sono problemi seri che devono essere gestiti da professionisti della salute mentale qualificati e autorizzati.

Se ci si trova in una situazione critica negli Stati Uniti, si prega di cercare aiuto chiamando o inviando un messaggio al numero 988, o usando la live chat qui. Chi non si trova in territorio statunitense può consultare la nostra sezione Internazionale.

Se vi siete feriti gravemente o vi siete fatti male o ritenete che potreste essere sul punto di farvi del male, chiamate:

Di seguito, altre risorse per la prevenzione delle crisi per altri paesi e persone:

Internazionale LGBTQIA+ Esercito degli Stati Uniti

Riconoscere i segnali

Aiutare gli altri è una delle cose più importanti che possiamo fare come individui. Se riuscite a riconoscere quando qualcuno sta attraversando un periodo difficile della sua vita, potreste essere in grado di aiutare questa persona, anche solo per dimostrare che ci tenete e che siete lì per aiutarla.

Ecco alcuni segnali comuni che indicano che qualcuno potrebbe aver bisogno di aiuto per affrontare problemi emotivi o problemi di salute mentale:

  • Depressione o apatia che interferiscono con i loro obblighi o con la partecipazione ad attività sociali.
  • Mancanza di capacità di affrontare i problemi quotidiani o reazioni estreme a determinate situazioni.
  • Emotività estrema, indicata come episodio maniacale, che può includere ego smisurato, voli pindarici, esplosioni di energia, più loquacità del solito, diminuzione del bisogno di dormire, coinvolgimento eccessivo in attività che hanno un alto potenziale di conseguenze dolorose (come spese eccessive o comportamenti fisicamente rischiosi).
  • Forte ansia o stress.
  • Sentimenti costanti di tristezza o disperazione.
  • Aumento dell'uso di alcol o droghe.

Cosa fare

Dimostrate amicizia. Ciò significa essere di supporto e incoraggiare queste persone a contattare la loro famiglia, i loro cari e/o i medici professionisti. Ricordate: non siete il loro terapeuta e non potete fornire cure, ma potete essere un sistema di supporto e qualcuno su cui possono fare affidamento.

Essere amici significa anche compiere scelte difficili. Potrebbe essere necessario chiamare i servizi di emergenza o un familiare per conto della persona cara. Sebbene queste decisioni siano complicate e scomode, è importante prendersi cura dei nostri amici e assicurarsi che siano al sicuro.

Assumersi l'onere di essere il sistema di supporto di qualcuno quando sta attraversando un disagio emotivo può essere estremamente stressante e logorante, perciò ricordatevi di riconoscere i vostri limiti e prendetevi cura anche di voi stessi.

Ecco alcune strategie comuni per offrire supporto.

      1. Incoraggiarli a cercare una terapia
      2. Offrirvi di accompagnarli agli appuntamenti
      3. Pianificare attività piacevoli insieme
      4. Fare attività fisica insieme
      5. Incoraggiarli a socializzare con gli altri

 

Altre risorse:

Autolesionismo

L'autolesionismo può manifestarsi in modo diverso per tutti. E i modi in cui le persone possono farsi del male vanno ben oltre i soliti riferimenti ai tagli nei media. Semplicemente, l'autolesionismo può essere qualsiasi cosa che si può fare per ferire intenzionalmente il proprio corpo.

Se ci si trova in una situazione critica negli Stati Uniti, si prega di cercare aiuto chiamando on inviando un messaggio al numero 988, o usando la live chat qui del 988 Suicide & Crises Lifeline. Chi non si trova in territorio statunitense può consultare la nostra sezione Internazionale della categoria Prevenzione del suicidio.

Se vi siete feriti gravemente o vi siete fatti male o ritenete che potreste essere sul punto di farvi del male, chiamate:

 

Gestire l'autolesionismo

Va bene non stare bene. Le vostre emozioni sono reali e dovete trovare il modo di affrontarle ed elaborare ciò che sta accadendo nella vostra vita. Se sentite il bisogno di autolesionismo, ecco alcune strategie comuni per cercare di aiutare a elaborare e gestire quelle emozioni:

      1. Inviate il messaggio HOME al numero 741741 per parlare con una persona
      2. Incanalate quell'energia in qualcosa di creativo: l'arte, la scrittura, ascoltare musica e suonare uno strumento musicale sono ottimi esempi.
      3. Fate qualche bel respiro e qualche esercizio di ritorno alla realtà per aiutarvi a ridurre l'urgenza.
      4. Scaricate qualche app di meditazione per aiutarvi a ridurre lo stress.
      5. Parlate con un professionista.

 

Riconoscere i segnali dell'autolesionismo

Tipi più comuni Segnali d'avvertimento
  • Tagliarsi
  • Graffiarsi
  • Bruciarsi
  • Incidersi la pelle
  • Colpirsi o darsi pugni o usare altre parti del corpo contro un'altra superficie
  • Perforare la pelle
  • Tirarsi i capelli
  • Stuzzicarsi le ferite

Altre risorse:

Trovare un professionista della salute mentale negli Stati Uniti

Il primo passo per migliorare la nostra psiche è trovare un professionista della salute mentale che ci assista in questo percorso. A volte questo può essere il passo più difficile a causa dell'assicurazione, dei costi o anche della disponibilità di un fornitore. Le informazioni che seguono vengono condivise per cercare di semplificare il processo di ricerca di un professionista della salute mentale: 

 

Persone con assicurazione

Anche se l'assicurazione può essere un lusso, orientarsi tra le varie spese, autorizzazioni, e trovare un professionista che accetti la vostra assicurazione può talvolta essere impegnativo. Tutte le compagnie assicurative hanno personale clinico o rappresentanti che possono aiutarvi a trovare un fornitore. Dovreste essere quindi in grado di trovare un professionista della salute mentale nella vostra zona che accetti la vostra assicurazione. È inoltre importante conoscere i costi della propria assicurazione o altre detrazioni. La maggior parte dei fornitori di servizi assicurativi vi aiuterà a suddividere i dati in modo che sia più facile capire con esattezza l'eventuale costo della prestazione.

Se la vostra assicurazione deriva dal vostro lavoro, potreste avere una prestazione nota come Programma di assistenza ai dipendenti (EAP). Si tratta di sedute terapeutiche coperte dal proprio datore di lavoro. Le sessioni sono di solito brevi (da 4 a 10 sessioni approvate), ma la vostra compagnia assicurativa può aiutarvi a trovare un fornitore specifico di EAP e fornirvi informazioni sul numero di sessioni coperte.

 

Persone senza assicurazione o che non dispongono di una copertura sulla salute mentale

Trovare risorse locali Tariffe agevolate Siti utili
  1. 211 è un numero di telefono che vi metterà in contatto con varie community di supporto. Tra queste ci sono quelle rivolte al supporto nella ricerca di alloggio, di dispense alimentari e che favoriscono l'accesso ai trattamenti per la salute mentale. Il numero 211 può assistervi nell'ottenimento di vari benefici governativi a cui potreste aver diritto. Chiamate il numero 211 o andate su 211.org per accedere allo stato delle risorse dedicate.
  2. Il numero verde della National Alliance on Mental Illness offre assistenza e consulenza gratuita 24 ore al giorno, 7 giorni su 7. Potete mettervi in contatto con questa linea chiamando il numero 1-800-950-6264. Visitate NAMI.org o inviate il messaggio HELPLINE al numero 62640 per maggiori informazioni.
  3. La Substance Abuse and Mental Health Services Administration raccoglie annualmente un elenco di strutture per il trattamento della salute mentale organizzate per stato e territorio. Visitate SAMHSA.gov per ulteriori informazioni.
  4. Centri sanitari per studenti o quelli qualificati a livello federale possono fornire dei servizi per la salute mentali gratuiti o a basso costo.

Altri modi comuni per trovare professionisti della salute mentale

Parlare con il proprio medico di base Siti utili

Anche se ci rendiamo conto che potrebbe essere una decisione alquanto scomoda, parlare con il proprio medico di voler incontrare un professionista della salute mentale potrebbe rivelarsi utile. Potrebbe essere in grado di fornirvi un elenco di fornitori con cui lavora e con cui hanno legami professionali.

Sebbene questo primo passo nel vostro percorso di salute mentale possa essere difficile, speriamo che quanto detto sopra lo renda più facile e vi aiuti a intraprendere un percorso di guarigione positivo!

Altre risorse:

Dipendenza

La dipendenza è un'incapacità di controllare comportamenti o l'assunzione di sostanze al punto che questi interferiscono con la vita quotidiana e con le relazioni e/o provocano danni psicologici o fisici.

La dipendenza attiva una sensazione gratificante nel cervello, facendovi sentire felici. Qualsiasi cosa in grado di alterare il vostro umore può dare dipendenza: cibo, caffeina, videogiochi, zucchero, shopping, sesso, televisione, abbronzatura, gioco d'azzardo, esercizio fisico, alcol, droghe, smartphone e altro.

Tutte queste cose vanno bene con moderazione, ma se ne si abusa al punto che l'impulso a dedicarvisi provoca una sofferenza che influisce sulla salute, sulla famiglia, sulle relazioni, sul lavoro e sulle attività quotidiane, diventano un problema.

Sintomi della dipendenza

      1. Mancanza di controllo - Non si riesce a smettere di fare qualcosa e non si riesce a smettere di pensarci. Ci sente disposti a fare cose che normalmente non si farebbero pur di continuare a fare qualcosa.
      2. Interferenza nella vita quotidiana, nelle relazioni e nel lavoro - Si trascurano le proprie responsabilità perché si dedica il proprio tempo, e altro, ad alimentare la dipendenza e le persone iniziano a notarlo.
      3. Ignorare problemi fisici e rischi - Anche se si sa di avere problemi di salute o che ci si potrebbe fare male, si continua a farlo.
      4. Difficoltà nella gestione delle emozioni - Si diventa più sensibili allo stress, si hanno crisi più frequenti e si è spesso sulla difensiva. Non si riesce a capire esattamente cosa si prova.
      5. Cambiamenti nell'aspetto fisico - Il proprio aspetto fisico è cambiato: questo include perdita di peso e una tendenza visibile a trascurare l'igiene personale.
      6. Mancanza di energie - Non si hanno energie se non per alimentare la propria dipendenza.

Se vi sentite ansiosi e avete bisogno di parlare con qualcuno, inviate il messaggio HELLO al numero 741741 per assistenza gratuita 24 ore su 24.

 

Terapia e guarigione

La dipendenza è un disturbo cronico e che causa spesso ricadute, tuttavia le persone possono uscirne, spesso da sole o con l'aiuto della propria rete sociale, e a volte con un servizio di sostegno. La guarigione richiede spesso più di un tentativo e, nonostante il fallimento, è possibile riprovarci e imparare dall'esperienza. Ci sono vari percorsi verso la guarigione e trovare quello giusto per sé è fondamentale. Ecco alcune strategie comuni.

  • Terapia con farmaci
  • Terapia comportamentale e counseling
  • Dispositivi medici per trattare l'astinenza
  • Trattare fattori psicologici associati, come la depressione
  • Assistenza continua per ridurre il rischio di ricadute

 

Altre risorse:

Ansia

I disturbi d'ansia comportano più di una preoccupazione o paura temporanea. Sono reazioni fisiche reali che possono interferire con le attività quotidiane come le prestazioni lavorative, i compiti scolastici e le relazioni. Potreste sentirvi ansiosi di fronte a un problema sul lavoro, prima di fare un esame o prima di prendere una decisione importante. Per una persona con un disturbo d'ansia, l'ansia non scompare e può peggiorare nel tempo.

Chi soffre di ansia può manifestare alcuni dei seguenti sintomi:

      1. Sentirsi irrequieti, nervosi o al limite
      2. Sentirsi facilmente affaticati
      3. Difficoltà di concentrazione o vuoto mentale
      4. Irritabilità
      5. Tensione muscolare
      6. Disturbi del sonno (difficoltà ad addormentarsi o rimanere addormentati o sonno agitato e insoddisfacente)
      7. Eccessiva ansia e preoccupazione che risultano difficili da controllare

Se vi sentite ansiosi e avete bisogno di parlare con qualcuno, inviate il messaggio HELLO al numero 741741 per assistenza gratuita 24 ore su 24.

 

Altre risorse:

Bullismo e cyberbullismo

Tutti meritano di essere trattati con gentilezza e rispetto. Il bullismo non è accettabile e non dovrebbe essere tollerato. Se siete vittime di bullismo, NON è colpa vostra.

Se siete vittime di bullismo, cercate aiuto inviando il messaggio HELLO al numero 741741, contattate STOMP Out Bullying HelpChat Line o chiamate i numeri 1-800-273-8255 o 1-201-463-8663.

Se vi siete feriti gravemente o vi siete fatti male o ritenete che potreste essere sul punto di farvi del male, chiamate:

Di seguito, altre risorse per la prevenzione delle crisi:

 

Inoltre, le vittime di bullismo possono seguire queste strategie comuni per cercare di proteggersi:
      • Allontanarsi (se possibile)
      • Raccontare cosa sta succedendo a una persona fidata
      • Se succede a scuola, contattare un insegnante, un consulente scolastico, il preside, un responsabile e persino il Ministero dell'Istruzione se la situazione non cambia
      • Cercare di evitare il bullo quando si è da soli
      • Bloccare il bullo sui social media e su qualsiasi altro mezzo con cui potrebbe contattarvi
      • Se vi ha già contattato, non leggere o rispondere ai suoi messaggi, quindi bloccatelo
      • Siate coraggiosi non reagendo
      • Non abbiate paura di chiedere aiuto a persone di cui vi fidate
      • Prendete nota degli episodi di bullismo per fornire una prova di quanto sia grave, inclusi eventuali messaggi che vi hanno inviato online
      • Non condividete mai nome, età, indirizzo o informazioni di contatto con NESSUNO online
      • Scollegatevi sempre dai vostri account online e non condividete mai le vostre password con nessuno

Se siete vittime di bullismo, cercate aiuto inviando il messaggio HELLO al numero 741741, contattate STOMP Out Bullying HelpChat Line o chiamate i numeri 1-800-273-8255 o 1-201-463-8663.


Cosa sono bullismo e cyberbullismo?

Bullismo è quando qualcuno mette ripetutamente in imbarazzo, minaccia o ferisce i sentimenti di qualcun altro. Cyberbullismo è bullismo che può avvenire 24 ore su 24, 7 giorni su 7, tutto l'anno, nell'anonimato, utilizzando dispositivi elettronici e su Internet, inclusi telefoni cellulari, computer, tablet, social media e altri servizi di chat.

 

Giochi online e cyberbullismo

Giocare ai videogiochi dovrebbe essere divertente e coinvolgente. Quando si gioca online, a volte le emozioni possono accentuarsi, e se alcuni giocatori non giocano bene, altri potrebbero rimproverarli. Con l'anonimato dei giocatori online, è difficile individuare i responsabili che si comportano in modo prepotente con gli altri e usano i giochi come forma di molestia, a volte rubando anche informazioni personali agli altri.

Consigli per fermare il cyberbullismo nei videogiochi

      • Bloccare o silenziare l'autore del bullismo per impedire ogni forma di contatto con voi. Ciò include la sua rimozione dalla vostra lista amici (se presente), l'uso del pulsante "Blocca" del gioco o della piattaforma, e l'aggiornamento delle impostazioni della vostra piattaforma, così da fare in modo che non vi contatti di nuovo. 
      • Segnalate il giocatore che vi rende vittima di bullismo utilizzando gli strumenti di segnalazione del gioco. Guarda il nostro articolo per Segnalare i giocatori in Destiny 2. Se la persona che continua a perseguitarvi minaccia di segnalarvi, non preoccupatevi: solo i giocatori che infrangono le regole vengono banditi.
      • Uscire da una partita o chiudere il gioco possono interrompere tutto ciò all'istante. Alcuni giochi possono avvertirvi o penalizzarvi per aver abbandonato una partita, ma lo avete fatto per la vostra protezione e salute mentale.
      • Contattate il team di supporto del gioco o i moderatori per vedere se possono offrirvi assistenza. Se è possibile, fornite prove degli atti di bullismo, come screenshot o video.
      • Informate un genitore o un tutore e chiedete se possono aiutarvi.
      • Se le molestie peggiorano e iniziate a sentirvi insicuri, contattate le forze dell'ordine locali per vedere se possono aiutarvi.

Prevenire il cyberbullismo nei videogiochi

Per prevenire il cyberbullismo prima che si manifesti, ecco alcuni consigli che possono essere utili:

      • modificate le impostazioni di comunicazione, sicurezza e privacy della vostra piattaforma in modo che solo gli amici possano contattarvi.
      • Disattivate la chat vocale e/o di testo o modificate le impostazioni di gioco in modo da poterla usare solo con gli amici o quando siete in squadra.
      • Non aprite messaggi o richieste vocali di persone che non conoscete.
      • Mantenete le vostre informazioni personali private e non condividetele con nessuno. Queste includono dati come il vostro nome, indirizzo e-mail, numero di telefono, account dei social media, data di nascita e domicilio.

Se siete vittime di bullismo, cercate aiuto inviando il messaggio HELLO al numero 741741, contattate STOMP Out Bullying HelpChat Line o chiamate i numeri 1-800-273-8255 o 1-201-463-8663.

Bambini: come dirlo a un adulto

Se siete vittime di bullismo, dovreste dirlo a un adulto. Potresti sentirvi spaventati e pensare che le cose non cambieranno, ma non sarete in grado di ricevere aiuto finché non lo direte a un adulto. Potrebbe essere difficile spiegare cosa sta succedendo, quindi decidete voi cosa volete dire e con chi volete parlare. A volte è più difficile parlare a un genitore che a un estraneo di un problema che state affrontando.

Persone con cui parlare Che cosa dire Esempi
  • Genitore
  • Insegnante o preside
  • Allenatore
  • Membro della famiglia
  • Tutore
  • Consulente

Aiuto per i genitori

Se i vostri figli sono vittime di bullismo, potrebbero non volervelo confidare per vergogna o per paura che le cose peggiorino per loro, o temendo di non essere creduti o che non farete nulla per risolvere la situazione. Fornite loro uno ambiente sicuro e di sostegno, lodate i vostri figli per aver fatto la cosa giusta e preparatevi ad ascoltare senza esprimere giudizi o essere critici su ciò che stavano facendo prima di essere vittime di bullismo. Potrebbero non essere ancora pronti a spiegare la situazione, ma va bene così: date loro tempo e fate loro sapere che siete lì per aiutarli. Quando iniziano a raccontare quanto accaduto, apprendete quanto più possibile sulla situazione. Siate pronti a difendere i vostri figli e parlate con il preside o con un responsabile per aiutare a porre rimedio alla situazione.

Assicuratevi che i vostri figli sappiano che:
        1. NON è colpa loro e non dovrebbero incolpare loro stessi.
        2. Ci siete per aiutarli.
        3. È compito di un adulto difendere i propri figli, soprattutto in caso di bullismo.
        4. Il bullismo non va mai giustificato.
        5. Nessuno merita di essere vittima di bullismo.
        6. Meritano di essere trattati con rispetto.
        7. Hanno il diritto di sentirsi al sicuro.

Dopo aver raccolto informazioni sufficienti, ringraziate i vostri figli per aver avuto il coraggio di dirvelo.


Che cosa fare

Per cominciare, contattate l'insegnante e il consulente scolastico e parlate del problema. La maggior parte delle scuole ha programmi e politiche antibullismo. Organizzate riunioni, richiedete un'indagine immediata sulla situazione, chiedete in che modo la scuola tiene al sicuro i vostri figli, chiedete in che modo la scuola protegge l'identità e la privacy dei vostri figli per evitare ritorsioni. Assicuratevi di prendere appunti, portate chiunque vi serva alle riunioni ed esigete che l'indagine resti riservata.

      1. Se la scuola non sta affrontando adeguatamente la situazione, contattate il Ministero dell'Istruzione e altre organizzazioni responsabili dell'ambito scolastico.
      2. Se nutrite serie preoccupazioni per la sicurezza dei vostri figli, potreste aver bisogno di contattare le autorità e, se possibile, di trasferirli in un'altra scuola.

Aiutate i vostri figli a reagire al bullismo in questi modi:

      1. Parlare apertamente quando si verificano episodi di bullismo
      2. Cercare di non manifestare emozioni e di non reagire alle azioni del bullo
      3. Dirlo a un adulto di fiducia

Cercate aiuto se i vostri figli parlano di suicidio o sembrano insolitamente turbati. Se non riuscite a trovare l'aiuto di un dottore o un professionista della salute mentale negli Stati Uniti, vi invitiamo a chiamare o inviare un messaggio al numero 988, o usando la live chat qui del 988 Suicide & Crises Lifeline. Se vi trovate fuori dagli Stati Uniti, visitate la nostra International section under Suicide Prevention.

 

Bullismo a persone adulte

Non solo i bambini e gli adolescenti possono essere vittime di bullismo: spesso succede anche agli adulti, soprattutto sul posto di lavoro. I comportamenti di bullismo da parte di adulti possono essere più sottili e sofisticati di quelli dei bambini, facendovi sentire umiliati, sminuiti, demotivati od oppressi.

Gli adulti che si comportano in tal modo possono mettere in atto molte azioni crudeli, come insulti personali, critiche ingiustificate ad altri in pubblico, "scherzi" ridicoli, invasione dello spazio personale, esclusione dalle attività di gruppo o dal posto di lavoro, trascuratezza di suggerimenti e contatti personali indesiderati. Il gaslighting è un'altra tattica comunemente usata sugli altri, al punto che le vittime possono dubitare della loro memoria, del loro giudizio e delle loro capacità: questo può limitare la capacità della vittima di lavorare adeguatamente sul posto di lavoro o di credere in sé stessa nella vita personale.

 

Consigli per vittime adulte

      1. Fate attenzione e mantenete le distanze. La cosa più importante da fare è proteggersi e allontanarsi da situazioni pericolose. Se necessario, contattare le forze dell'ordine locali e una linea telefonica di emergenza o situazioni gravi. Se potete, togliete l'amicizia e bloccate il profilo di chi continua atti di bullismo sui social media.
      2. Non mostrate paura. Stabilite un contatto visivo e parlate con calma di ciò che sta accadendo. Sebbene ciò possa essere impegnativo, può impedire ad alcuni bulli di continuare le loro manipolazioni.
      3. Unitevi ad altre persone. I bulli di solito prendono di mira individui isolati, quindi se siete circondati da altre persone o potete far riferimento al loro supporto, questi individui possono aiutarvi a farvi sentire meno soli e ad affrontare la situazione.
      4. Segnalate i comportamenti di bullismo. Se siete sul posto di lavoro e un collega vi maltratta, parlatene e segnalatelo subito. Essere professionali sul posto di lavoro significa che tutti devono comportarsi come tali. Con le loro azioni, le persone che compiono maltrattamenti non risultano delle figure professionali, e devono essere riprese.
      5. Documenta le infrazioni. Tenere un registro di ogni offesa può aiutare a costruire un caso da presentare al lavoro o, in alcune circostanze, una denuncia alla polizia se le azioni della persona rea diventano emotivamente o fisicamente dannose. Salvate tutte le e-mail, fate uno screenshot di tutte le comunicazioni (compresi i social media) che ricevete e annotate ogni evento che si verifica.  Alcune forme di bullismo sono considerate molestie discriminatorie o addirittura reati d'odio. In alcuni casi, i bulli possono essere perseguiti penalmente.

  

Segnali di bullismo

Il bullismo a volte è difficile da individuare, ma ci sono alcuni segnali di pericolo da tenere ben presenti. Prestare attenzione ai segnali di pericolo potrebbe aiutarvi a sostenere i vostri amici e a chiedere aiuto in caso di bisogno.

Segnali dell'essere bullizzati Segnali del bullizzare gli altri
  • Lesioni che la vittima non sa spiegare
  • Cambiamenti nelle abitudini alimentari e nel sonno
  • Fingersi malati o affermare di sentirsi male
  • Mal di testa e mal di stomaco
  • Evitare situazioni sociali, comprese quelle con persone che prima erano amiche
  • Diminuzione dell'autostima
  • Autolesionismo o altri comportamenti pericolosi
  • Perdere oggetti di proprietà
  • Peggioramento del rendimento scolastico

Esaurimento

L'esaurimento è una forma di sfinimento fisico, mentale ed emotivo causato da stress eccessivo e prolungato. È accompagnato da una sensazione di sopraffazione, di prosciugamento emotivo e di affaticamento generale, spesso legata al lavoro, ma può verificarsi in qualsiasi ambito della vita.

Il problema dell'esaurimento può avere molte influenze sistemiche, il che significa che la causa o la radice dell'esaurimento stesso può essere attribuita a un sistema di cui una persona fa parte invece che di natura individuale.

Ci sono tre categorie di sintomi dell'esaurimento:

Fisici Emotivi Comportamentali
  • Scarsa energia, stanchezza e affaticamento per la maggior parte del tempo, sfinimento
  • Mal di testa frequenti o dolori muscolari
  • Indebolimento del sistema immunitario, malattie frequenti
  • Cambiamenti delle abitudini legate al sonno e/o all'appetito

Fattori sistemici che possono causare l'esaurimento

L'esaurimento può essere attribuito a un sistema di fattori di stress che gravano su un individuo, piuttosto che alla sua incapacità di gestire la tensione. Sono sei i fattori comunemente riconosciuti che contribuiscono all'esaurimento e che le persone solitamente sviluppano durante il lavoro:

      1. La mole di lavoro: la quantità di lavoro che una persona può svolgere in un determinato periodo di tempo. Quando si è sovraccarichi di lavoro, c'è troppo da fare in troppo poco tempo e con poche risorse. 
      2. Controllo: la capacità che una persona ritiene di possedere per influenzare le decisioni che riguardano il suo lavoro, di ottenere l'accesso alle risorse di cui ha bisogno e l'autonomia e l'indipendenza per prendere decisioni.
      3. Ricompensa: una ricompensa sul posto di lavoro si riferisce al potere dei rafforzamenti che qualcuno riceve per modellare il suo comportamento. Le ricompense possono essere economiche, sociali o intrinseche. La mancanza di riconoscimenti e ricompense aumenta la vulnerabilità all'esaurimento.
      4. Community: il sostegno reciproco e la vicinanza delle persone in un team. Quando le relazioni sul posto di lavoro mancano di sostegno e fiducia, il rischio di esaurimento è più elevato.
      5. Equità: si riferisce al modo in cui le persone sentono di essere trattate, sia in modo equo che con rispetto.
      6. Valori: la motivazione che una persona ha per il proprio posto di lavoro e ciò che l'ha originariamente attratta verso la sua attuale mansione. Quando i valori che una persona nutre per il lavoro vanno in conflitto con le richieste di tale attività, quest'ultima dovrà fare concessioni o scendere a compromessi che corrodono i suoi principi.

Quando uno di questi sei fattori crea un'esperienza negativa sul posto di lavoro, può portare alle tre dimensioni dell'esaurimento. Il modello tridimensionale del Maslach Burnout Inventory valuta l'esperienza di un individuo sul posto di lavoro, misurando quanto segue:

      • esaurimento emotivo: sensazione di essere emotivamente tesi ed esausti dal lavoro.
      • Depersonalizzazione : una risposta insensibile e impersonale nei confronti di persone al vostro servizio, assistenza, trattamento o istruzione.
      • Realizzazione personale: un forte senso di competenza e di successo nel proprio lavoro.

Esaurimento nella vita di tutti i giorni

L'esaurimento non legato al lavoro può derivare dai vari ruoli che una persona assume durante la sua vita, soprattutto quando si dà o ci si impegna molto energicamente in uno di questi. I ruoli richiedono molta energia e comportano vari gradi di stress, e gli stereotipi e gli stigmi possono far sì che chi soffre di esaurimento all'interno di questi ruoli si senta colpevole dei propri problemi. Di conseguenza, spesso possono nascondere agli altri le loro difficoltà. Senza un trattamento, l'esaurimento può causare gravi conseguenze alle persone colpite.

I più comuni tipi di esaurimento non legati al lavoro sono:

      • esaurimento genitoriale: i genitori esauriti possono subire un enorme quantità di stress a causa del loro tentativo di portare a termine ogni cosa. A volte questo può condurre a un allontanamento dell'individuo dal ruolo genitoriale per preservare le energie di cui dispone. I genitori possono anche sentire di non essere le persone che desideravano per i loro figli, e ciò può suscitare in loro un sentimento di vergogna.
      • Esaurimento del caregiver: le persone che rinunciano volontariamente al loro tempo libero per aiutare a prendersi cura di una persona cara affetta da malattie, disabilità o qualsiasi altra condizione che richieda attenzione sono talvolta chiamate caregiver informali. Per i caregiver informali può essere difficile prendersi una pausa dalle proprie responsabilità, perché sentono che qualcun altro dipende da loro.
      • Esaurimento relazionale/coniugale: i conflitti di lunga durata all'interno di una relazione o di un matrimonio possono compromettere la qualità del rapporto, portando a un possibile aumento dell'aggressività e a una riduzione dei sentimenti d'amore. Organizzarsi dedicando del tempo al proprio partner per riallacciare i rapporti può aiutare a combattere questo tipo di esaurimento La terapia può essere un'opzione anche per quelle coppie che non riescono più a trovare un punto d'incontro.

Strategie comuni per gestire e prevenire un esaurimento

Sebbene il tentativo di gestire l'esaurimento senza risolvere i problemi sistemici che lo causano possa effettivamente prolungare la sua durata, molte persone non sono in grado di cambiare questa condizione da sole. Se non è possibile trovare assistenza, ecco alcuni suggerimenti utili che possono essere d'aiuto, ma che non risolveranno completamente il problema finché non verranno affrontati i problemi sistemici:

      1. Rivolgetevi agli altri - Non c'è nulla di male nel chiedere aiuto. Mettetevi in contatto e comunicate con le persone vicine, come un/a compagno/a, la famiglia e gli amici. Se l'esaurimento è legato al lavoro, parlate con il vostro manager e discutete di un carico di lavoro più gestibile.
      2. Essere più socievoli negli ambienti in cui si vive: la comunicazione è importante in ogni relazione e può contribuire a creare un ambiente sano. Creare amicizie con i colleghi può aiutare a gestire lo stress sul lavoro, fare due chiacchiere con un vicino potrebbe farvi stringere una nuova amicizia e partecipare a gruppi (sociali o di altro tipo) può ampliare la propria cerchia sociale.
      3. Dormite a sufficienza - Createvi buone abitudini del sonno. Il nostro corpo ha bisogno di tempo per dormire e ripristinare le energie, ma questo non può accadere senza una quantità adeguata di sonno. Cercate di limitare l'uso dello smartphone prima di andare a dormire, di evitare la caffeina e di creare un rituale della buonanotte rilassante per conciliare il sonno.
      4. Limitate i contatti con le persone negative - Se si sta vivendo un esaurimento, frequentare persone negative può peggiorare l'umore, aggravando l'esaurimento.
      5. Fate esercizio fisico - Un minimo di 30 minuti di esercizio fisico ogni giorno può avere molteplici effetti benefici sulla salute fisica e migliorare l'umore, la salute mentale e il benessere generale. È anche possibile dividere i 30 minuti di attività in esercizi da 10 minuti durante la giornata.
      6. Rivalutate le vostre priorità - Concentratevi sul miglioramento personale stabilendo limiti, imparando a dire di no e non sovraccaricandovi. Prendetevi delle pause, alimentate il vostro lato creativo e fate cose che vi rendono felici.
      7. Seguite una dieta sana - L'alimentazione può avere un impatto enorme sull'umore e sui livelli di energia durante la giornata. Riducete al minimo gli zuccheri, riducete caffeina e grassi nocivi, consumate più acidi grassi omega-3 (come pesce grasso e noci), evitate la nicotina e bevete alcolici con moderazione.
      8. Riconoscere il proprio stress: qualunque sia il vostro ruolo, sarete sottoposti a situazioni di stress. Accettare che il vostro ruolo è difficile e riconoscere che potreste non avere l'energia o il tempo per fare altre cose, può aiutare a ridurre lo stress perché vi permettete di mettere da parte alcune cose non importanti.
      9. Fare piccoli cambiamenti: sebbene non sia sempre possibile prendersi una vacanza, è possibile apportare dei cambiamenti per ridurre i fattori di stress nella propria vita. Riequilibrare i fattori di stress mutevoli nella vostra vita, come per esempio delegare alcuni piccoli lavori ad altri o ridurre gli impegni, può aiutarvi a farvi essere più flessibili ed equilibrati.
      10. Far crescere le proprie abilità: essere genitori, o ricoprire un altro ruolo, può essere un processo di crescita e di apprendimento. Nessuno ha tutte le risposte a portata di mano. Partecipare a seminari, informarsi sulla salute mentale, trovare un terapeuta o anche solo guardare video su YouTube può aiutarvi a migliorare le vostre capacità per i ruoli che ricoprite.

Se vi sentite ansiosi e avete bisogno di parlare con qualcuno, inviate il messaggio HELLO al numero 741741 per assistenza gratuita 24 ore su 24. Chi non si trova in territorio statunitense può consultare la nostra sezione Internazionale della categoria Prevenzione del suicidio.

 

Altre risorse:

Depressione

La depressione (disturbo depressivo maggiore, noto anche come depressione clinica) è una condizione di salute mentale comune, tuttavia grave. Provoca sintomi importanti che influiscono su molteplici aspetti del quotidiano, come il modo in cui ci si sente, si pensa e si dorme, l'appetito e la motivazione. Per la diagnosi di depressione, i sintomi devono essere presenti per almeno due settimane.

Chi soffre di depressione può cercare di nascondere il fatto di essere depresso o potrebbe anche non rendersi conto di esserlo.

Se vi sentite depressi e avete bisogno di parlare con qualcuno, inviate il messaggio HELLO al numero 741741 per assistenza gratuita 24 ore su 24. Chi non si trova in territorio statunitense può consultare la nostra sezione Internazionale della categoria Prevenzione del suicidio.


Riconoscere la depressione

      1. Umore depresso per la maggior parte della giornata quasi tutti i giorni
      2. Perdita di interesse o piacere in tutte o quasi tutte le attività
      3. Significativo aumento di peso o perdita di peso quando non si è a dieta
      4. Insonnia o eccesso di sonno quasi ogni giorno
      5. Fare movimenti senza motivo (come battere le scarpe o camminare su e giù per una stanza) o notare che i movimenti, i pensieri e il parlare sono rallentati
      6. Affaticamento o perdita di energia
      7. Sentimenti di inutilità o senso di colpa eccessivo o inappropriato
      8. Ridotta capacità di pensare o concentrarsi, o indecisione
      9. Pensieri ricorrenti di morte

 

Ottenere aiuto

Ecco alcune strategie comuni che potranno aiutare voi o una persona cara nel trattamento per la depressione:

      1. contattare un medico professionista. Alcuni tipi di depressione, come per esempio la depressione cronica, non possono essere affrontati ricorrendo alle strategie comuni menzionate qui sotto. In questi casi occorre chiedere l'aiuto di un medico professionista per gestire i vari sintomi.
      2. Cercate di essere attivi.
      3. Stabilite obiettivi raggiungibili.
      4. Cercate di passare del tempo con altre persone e confidatevi con amici o parenti fidati.
      5. Cercate di non isolarvi e lasciate che gli altri vi aiutino.
      6. Aspettate che il vostro umore migliori gradualmente, non immediatamente.
      7. Continuate a informarvi sulla depressione.

 

Altre risorse:

Sindrome dell'impostore

La sindrome dell'impostore (nota anche come fenomeno dell'impostore) è una sensazione che si avverte quando si mettono in dubbio i propri traguardi, le proprie abilità, la propria competenza o i propri talenti paragonandosi agli altri, e interiorizzando la paura di venire scoperti in quanto imbroglioni o falliti.

Segni e sintomi

Ricevendo dagli altri una lode per i propri successi, si tende a sminuire i complimenti affermando che si tratta solo di tempismo, fortuna o altri elementi che non dipendono dalle proprie abilità. Continuando a farlo, non si arriverà mai a credere di aver guadagnato i propri successi. Non credendo di aver guadagnato i propri successi, si teme che anche gli altri finiscano per credere la stessa cosa.

Di conseguenza, ci si sforza di lavorare ancora più duramente con la convinzione che:

  • gli altri smetteranno di vedere i vostri fallimenti e limiti percepiti
  • ci si sentirà meglio per aver "ingannato" le persone
  • si finirà per meritare il ruolo che si sente di non aver guadagnato
  • si maschererà ciò che si considera una mancanza di intelligenza

Pur lavorando sempre più duramente per raggiungere nuovi traguardi, i risultati non rassicurano, perché si continua a vederli come i prodotti di uno sforzo per mantenere "l'illusione" del proprio successo. Si finisce quindi per assumersi la colpa per qualsiasi errore, pur considerando i propri successi come slegati dalle proprie abilità.

Col tempo, questo può alimentare un ciclo di ansia, depressione, senso di colpa ed esaurimento.


I cinque tipi

Ci sono cinque forme di sindrome dell'impostore nelle persone:

      1. L'esperto - Chi cerca di acquisire conoscenze e comprendere quanto più possibile su un argomento, per poi sentirsi un fallimento in caso non sappia la risposta a una domanda o si imbatta in informazioni nuove di cui non conosceva l'esistenza.
      2. L'indipendente - Chi è convinto di essere un fallimento se non riesce a raggiungere i propri traguardi senza l'aiuto di nessuno. Chiedere aiuto, o accettare qualsiasi tipo di aiuto, significa ammettere i propri limiti e ammettere di essere un fallimento.
      3. Il genio naturale - Per chi è sempre riuscito ad apprendere le cose in fretta, non riuscirci più può infliggere un duro colpo all'autostima e allo stato mentale, provocando sensazioni di imbarazzo o vergogna per non aver raggiunto un dato obiettivo con facilità.
      4. Il perfezionista - Chi punta alla perfezione ha obiettivi estremamente ambiziosi. Se non è in grado di raggiungerli può sentirsi un fallimento, anche se ne ha raggiunta la maggior parte.
      5. Il supereroe - Per questo tipo, il successo significa spingersi oltre il proprio limite e usare più energie possibili in qualsiasi ruolo assunto. Se non dà sempre il massimo o se crede di poter fare di più anche quando non è possibile, può sentirsi un fallimento.

Superare la sindrome dell'impostore

Se vi rendete conto di avere la sindrome dell'impostore, ci sono alcuni modi per superare le vostre convinzioni:

      1. Preparatevi ad affrontare le emozioni - Potete prepararvi ad affrontare le emozioni legate alla sindrome dell'impostore. Quando le avvertite, cercate di riconoscerle e di rassicurarvi, dicendovi che si tratta di semplici emozioni e che i vostri successi sono meritati.
      2. Segnatevi i vostri successi - Se ricevete complimenti dagli altri, appuntateli da qualche parte e conservateli. Se si tratta di una chat o di un'e-mail, salvatele in un documento per poterle rileggerle quando vi sentite degli impostori.
      3. Riconoscete le vostre competenze - Non dovete solo chiedere aiuto a chi ha più esperienza di voi: potete anche offrire consigli e assistenza a chi ne ha meno, cosa che vi permette di riconoscere la misura delle vostre competenze.
      4. Ricordate le vostre abilità - Appuntatevi ciò che sapete fare bene e in quali aree pensate di dover migliorare.
      5. Smettete di paragonarvi agli altri - Se gli altri raggiungono un obiettivo, non paragonate i vostri successi ai loro. Invece, prendete atto che avete tutti raggiunto degli obiettivi e apprezzateli.
      6. Imparate ad apprezzare l'imperfezione - Non fate della perfezione il nemico di quanto c'è di buono. Cercate sempre di dare il meglio, ma non permettete che questo ostacoli i vostri progressi. Trovate un equilibrio ragionevole tra le due cose, in modo da poter comunque apprezzare i vostri successi.
      7. Parlate con un amico o un mentore - I vostri amici e i vostri mentori possono aiutarvi a comprendere le vostre emozioni, rassicurarvi sul fatto che sono normali e irrazionali, e incoraggiare la vostra crescita e i vostri progressi.
      8. Parlate con un professionista - Parlare con un terapeuta o con uno psicologo può aiutarvi a spezzare il circolo vizioso legato alla sindrome dell'impostore.

 

Altre risorse:

Trauma

Il trauma non è una scelta consapevole, ma una normale reazione di sopravvivenza del nostro cervello e del sistema limbico a situazioni anomale.

Cos'è un trauma?

La parola "trauma" può indicare una moltitudine di esperienze differenti. Tuttavia, è opinione comune ritenere che un trauma sia una ferita spesso invisibile che ferisce le persone a livello emotivo, psicologico e fisiologico.

Un trauma è una risposta emotiva importante causata dalla conoscenza, visione o esperienza di eventi distinti e minacciosi, come incidenti, disastri naturali, perdite devastanti, guerre, razzismo sistemico, paura e stress persistenti all'interno di relazioni negative o ambienti di lavoro tossici (APA, CPA, NCPTSD). Il trauma può colpire anche le generazioni future di una famiglia o di un gruppo di persone; si tratta del cosiddetto trauma intergenerazionale.

Sebbene molte persone possano vivere alcuni di questi eventi nel corso della loro vita (negli Stati Uniti, il 50% degli uomini e il 60% delle donne), non tutti svilupperanno un disturbo da stress post-traumatico (PTSD). Di solito, solo l'8% del 50% dichiarato degli uomini e il 20% del 60% dichiarato delle donne sviluppano un disturbo di questo genere. Per chi subisce un trauma, i sintomi successivi all'evento (pensieri angoscianti, immagini persistenti, forte senso di minaccia, sensazione di intorpidimento emotivo e irritabilità) persistono più a lungo del previsto, compromettendo la salute fisica, mentale, emotiva, relazionale e spirituale.

Dopo un incidente traumatico, le persone possono sentirsi stordite, disorientate e incapaci di elaborare le informazioni a cui hanno assistito. Il nostro cervello reagisce all'accaduto entrando in una modalità di allerta (amigdala), ma mentre ciò accade, la nostra memoria e reminiscenze (noto come ippocampo) non funzionano altrettanto bene. Questo può portare a una moltitudine di sensazioni e sintomi indesiderati:

        1. Sentimenti intensi o imprevedibili di paura o rabbia: ansia, nervosismo, sopraffazione o addirittura dolore. Questi sintomi possono anche portare a un aumento dell'irritabilità o a sbalzi d'umore.
        2. Flashback e ricordi indesiderati del trauma: dopo il trauma possono presentarsi ricordi ripetuti e vividi dell'evento. Questi ricordi possono comparire senza motivo e possono provocare reazioni fisiche acute come battito cardiaco accelerato, sudorazione o addirittura attacchi di panico. I flashback possono influire sulla concentrazione e sulle capacità decisionali.
        3. Ipervigilanza per il potenziale pericolo: sirene, rumori forti, odore di bruciato o altre sensazioni ambientali possono stimolare il ricordo dell'evento disastroso, creando un'ansia maggiore. Questi fattori scatenanti possono evocare la paura che l'evento stressante si ripeta.
        4. Credenze negative sugli altri e sulle loro intenzioni: la sfiducia può sfociare in relazioni interpersonali tese a causa dell'eccessiva cautela e della difficoltà a fidarsi degli altri. Può verificarsi un aumento dei conflitti, come ad esempio disaccordi più frequenti con i familiari e i colleghi di lavoro.
        5. Sforzi per evitare un pericolo avvertito: a seguito dell'evento, le persone possono ritirarsi, isolarsi o staccarsi dalle loro attività sociali abituali.
        6. Una convinzione negativa su noi stessi e sul ruolo che avremmo svolto nell'evento: mentre si evita di percepire l'evento, le persone possono sentirsi pervase da sensi di colpa e vergogna, spesso incolpando se stesse per l'andamento della situazione.
        7. Sintomi del disturbo dissociativo: distacco, derealizzazione e depersonalizzazione.
        8. Cambiamenti nei ritmi di sonno: incubi, paralisi del sonno, risveglio precoce.
        9. Disagi a livello somatico: possono verificarsi mal di testa, nausea e dolore toracico che potrebbero richiedere l'intervento di un medico. Condizioni mediche preesistenti potrebbero essere influenzate dallo stress legato al trauma.

Risposte allo stress

In seguito all'esposizione al trauma, il normale istinto di sopravvivenza della nostra mente e del nostro corpo va in tilt, ma questo può portare il nostro sistema di allarme (amigdala) a rimanere attivo. Per questo motivo, gli individui possono provare una paura perpetua per la propria sopravvivenza, che rientra in quattro categorie reazionarie principali: lotta, fuga, congelamento e cerbiatto.

        1. Lotta: la modalità di lotta è uno stato di autoconservazione che l'individuo è spinto a mantenere a ogni costo. In questo stato, la sensazione di pericolo può portare a rabbia esplosiva, aggressività e sfoghi emotivi.
        2. Fuga: la modalità di fuga può essere caratterizzata da sentimenti di panico e ansia che portano all'incapacità di rilassarsi a causa dell'eccessiva preoccupazione associata. In questo stato, le persone possono avere la sensazione di dover controllare tutto ed essere perfette, il che può anche portarle a rimuovere o evitare situazioni che provocano disagio.
        3. Congelamento: la modalità di congelamento può verificarsi quando le persone sono sopraffatte da una gran quantità di angoscia che le porta a dissociarsi dal momento presente. Le persone in questo stato possono sentire il bisogno di isolarsi o di nascondersi dal mondo, offuscare la mente e non sapere cosa fare per gestire le situazioni di disagio.
        4. Cerbiatto: la modalità cerbiatto si presenta spesso in seguito a traumi legati a situazioni di abuso. Per rimanere al sicuro, le persone tendono spesso a compiacere gli altri per paura di essere potenzialmente ferite di nuovo. La modalità cerbiatto diventa una strategia di coping non efficace, perché può portare le persone a essere sfruttate fisicamente o emotivamente, conducendole così a un possibile nuovo trauma.

Fattori scatenanti

Alcuni dei sintomi più intrusivi del trauma sono i fattori scatenanti, che possono portare a una cascata di sintomi successivi. I fattori scatenanti sono incredibilmente invadenti, e spesso molte persone ignorano tutti quelli a cui sono soggette. Il corpo umano ha una natura auto-protettiva, il che lo porta a reagire automaticamente a qualsiasi segnale di possibile pericolo. Il cervello è molto bravo a riconoscere gli schemi e può essere facilmente innescato da molti fattori, che portano a una maggiore probabilità di risposta a tale fenomeno.

Un fattore scatenante non è un ricordo di quando eravamo in pericolo, ma una sensazione improvvisa e travolgente che ci fa sentire immediatamente a rischio. Ciò genera la necessità di reagire di conseguenza per tornare al sicuro. Quando si verifica una risposta scatenante, le persone possono avvertire una moltitudine di sintomi a cascata:

    • ansia/paura
    • Aumento del battito cardiaco
    • Stomaco in subbuglio
    • Respirazione debole/Iperventilazione
    • Pensieri ossessivi
    • Reazioni rapide e sproporzionate agli eventi
    • Sensazione di disagio
    • Ipertensione
    • Tensioni muscolari, contrazioni e tic
    • Una moltitudine di pensieri di poco aiuto

 

Crescita post-traumatica e resilienza

Sebbene molte persone sperimentino un evento traumatico nella loro vita, non tutti soffrono di disturbo da stress post-traumatico. Anche con una diagnosi di disturbo da stress post traumatico, il racconto della loro esperienza include una storia di sopravvivenza. Soffrire di un trauma non equivale a essere imperfetti o deboli. Il trauma è uno strumento di sicurezza e di sopravvivenza molto efficace, che può essere usato anche come trampolino di lancio per trovare e iniziare a generare resilienza. Con il supporto e il trattamento giusti, le persone non solo sono in grado di riprendersi e sopravvivere, ma possono anche prosperare nella loro vita. La crescita post-traumatica (PTG) è una teoria che suggerisce che le persone possono crescere al di là del trauma, imparando nuovi strumenti e aspetti di sé dopo una tale esperienza.

 

Costruire resilienza

Nel corso della nostra vita incontreremo avversità, prove complesse e momenti che metteranno alla prova la nostra forza. Questi sono i momenti in cui ognuno può mostrare la propria resilienza e la capacità di cambiare direzione, di guarire fisicamente ed emotivamente e di fare la differenza nella propria vita e in quella degli altri. La resilienza non è la capacità di resistere a tutto ciò che ci viene incontro, ma quella di essere flessibili e di adattarsi alle nostre esigenze per perseverare in un momento difficile.

Sebbene il concetto stesso di resilienza è ancora in fase di studio e di revisione, ci sono diverse cose che si possono fare per cercare di aumentare questa capacità intrinseca:

Fallimento come riscontro

Il fallimento non dev'essere per forza la fine, ma può essere l'inizio di un nuovo percorso che ci può guidare verso un futuro di successo. Possiamo usare il feedback che abbiamo imparato dal fallimento e quello che abbiamo ricevuto dagli altri per diventare più forti.

Autoregolazione

Noi stessi siamo il nostro più grande alleato, anche quando siamo in preda a emozioni, durante le nostre azioni o mentre viviamo attimi di agitazione estrema. Quando siamo stressati e pensiamo di non poter fare nulla, questi consigli utili possono aiutarvi a gestire i vostri sentimenti e le vostre reazioni a ciò che accade intorno a voi:

        1. Essere consapevoli di ciò che si prova: se possibile, identificate le vostre emozioni. Accoglietele e usatele come un punto di forza, non come un difetto.
        2. Accettazione: cercate di riconoscere che è normale essere ansiosi o timorosi. Le emozioni ci rendono ciò che siamo, ma possono anche renderci più forti.
        3. Respirazione: ricordatevi di continuare sempre a respirare. Concedetevi un breve momento per respirare e ripristinare tutto, in modo da poter reagire alle cose nel modo appropriato.

Fidatevi della vostra squadra

Nei momenti più stressanti, una cosa che può renderci forti è sapere che abbiamo un grande team dietro di noi pronto a sostenerci. Avere fede nella squadra che abbiamo alle spalle ci aiuta a essere più forti e ad avere la capacità di continuare ad andare avanti.

La resilienza può aiutarci ad affrontare e gestire diverse condizioni di salute mentale, come la depressione e l'ansia. La resilienza può anche aiutare a compensare i fattori che aumentano il rischio di condizioni di salute mentale, come il bullismo o i traumi precedenti. Essere resilienti può migliorare notevolmente la capacità di far fronte a una condizione di salute mentale esistente.

 

Dove trovare aiuto

Il trauma è molto complesso ed è essenziale cercare aiuto se i sintomi progrediscono. Quando si lavora con i traumi, è fondamentale trovare un professionista con esperienza in cure relative ai traumi.

L'assistenza informata sul trauma cerca di:

      • realizzare l'impatto diffuso del trauma e comprendere i percorsi di recupero
      • Riconoscere i segni e i sintomi del trauma nei pazienti, nelle famiglie e nel personale
      • Integrare le conoscenze sul trauma nelle condizioni, procedure e pratiche
      • Evitare attivamente tutto ciò che potrebbe suscitare un'ulteriore trauma

Se siete in cerca di un terapeuta, sono disponibili le seguenti risorse di supporto:

Se ci si trova in una situazione critica negli Stati Uniti, si prega di cercare aiuto chiamando o inviando un messaggio al numero 988, o usando la live chat qui. Chi non si trova in territorio statunitense può consultare la nostra sezione Internazionale della categoria Prevenzione del suicidio.

Se vi siete feriti gravemente o vi siete fatti male o ritenete che potreste essere sul punto di farvi del male, chiamate:

 

Altre risorse: